E' stata un'estate tosta. Tra tifone e pioggia ininterrotta, non solo abbiamo avuto diversi problemi tra orto e animali, ma anche l'umore ne ha risentito parecchio. Sarà che in questi giorni mi sento particolarmente spossata con la testa che va a mille, e pulire le stalle e nutrire gli animali sotto l’acquazzone non è proprio la prima cosa a cui si pensa quando ci si immagina di vivere una bucolica vita in campagna. E proprio in questi frangenti di, direi normale, debolezza emotiva che bisogna farsi forza ricordandosi degli ostacoli affrontati e superati e di tutto ciò che di bello c’è in questa vita che ci siamo volontariamente scelti.
Vivevamo in città con un salario minimo, e realizzai che potevo aiutarci a risparmiare iniziando ad autoprodurre il nostro cibo. Tutto è partito da una pagnotta, e da lì è stato amore. Da allora il desiderio di imparare come produrre il nostro cibo fu la forza guida. Aggiungendoci il sogno di voler vivere una vita più tranquilla e meno stressante, la scelta della campagna è stata piuttosto ovvia.
Una volta trovata e acquistata la nostra proprietà, ogni giorno è diventato una sfida. Abbiamo fallito diverse volte (e falliremo sicuramente di nuovo per altrettante volte) e ricordo che la prima volta che ho provato a coltivare delle verdure è stato un totale fallimento, davvero pochi successi.
La parte migliore di tutto ciò, è che la natura perdona sempre e sono potuta ripartire di nuovo l’anno successivo con una nuova semina. Ogni giorno acquisiamo nuove competenze, impariamo dai nostri errori e scopriamo nuove passioni. Non è una cosa magnifica?
Con la vita in fattoria impari a ridere di te stesso e apprezzare il cibo prodotto e raccolto a casa tua in un modo che non avevi mai fatto prima. Il tavolo della nostra cucina è diventato il centro e il cuore della casa, nell’attesa trepidante nell’assaggiare un pomodoro appena raccolto nel nostro orto e con il ricordo dei mesi trascorsi ad osservarne il seme che cresceva. La freschezza degli ingredienti, mischiata al ricordo del sangue, del sudore e delle lacrime versate, si combinano in quel momento di totale gratitudine.
Amo l’idea di raccogliere le uova e le verdure dall’orto. Amo l’idea di uno stile di vita più lento, focalizzando l’attenzione sull’apprezzare le piccole cose. Aggiungiamoci pure la qualità dell’aria della campagna, il potere terapeutico degli animali sull’umore e i meravigliosi momenti che ci unificano ancora di più come famiglia...veramente, di che altro abbiamo bisogno?

Per farla breve:
fermentazione=probiotici
mangime fermentato = probiotici per le tue galline
Mi interesso al mondo della fermentazione già da diverso tempo. Produco Kombucha, Kefir di latte e acqua, fervida, crauti, tsukemono di ogni tipo ecc...e mi sono chiesta: se i cibi fermentati fanno così bene a noi umani, devono per forza far bene anche ai nostri animali! Per non parlare degli animali che ci donano ogni giorno uova, carne o latte.
Per chi di voi mastica un po' di fermentazioni, sa bene che non è un processo breve e che bisogna avere pazienza. Quindi, quando ho deciso di provare a dare cibo fermentato anche alle mie galline, mi ero già quasi arresa all’idea di dovermi caricare di ancora più lavoro. Ma è bastata una breve ricerca per rendermi conto di quanto invece sia un processo facile e alla portata veramente di tutti! Serve dedicarcisi solo 10 minuti al giorno. 10 minuti che non solo donano preziosi probiotici alle nostre galline, ma ci permettono di ridurre a metà i costi del cibo per loro visto che, durante la fermentazione, le granaglie raddoppiano letteralmente di volume, diminuendo anche la possibilità di sprechi da parte dei nostri animali.


Il mangime fermentato provvede a molti più benefici di quello secco, in quanto l’acqua crea un ambiente anaerobico favorevole a batteri buoni come i lattobacilli, ricchi di probiotici e incredibilmente buoni per la salute dell’intestino.
L’attrezzatura base altro non è che un secchio!

COME FERMENTARE:
Innanzitutto dovete scegliere le granaglie che volete fermentare. Io non uso mangimi già formulati, ma preferisco comporli da me. Tengo sempre la percentuale di mais al 50%, il resto delle granaglie varia a seconda della stagione, ma in genere non manca mai orzo e crusca di grano o soia. Potete fermentare qualunque tipo di granaglia, anche quelle già formulate. Ovviamente più di qualità sarà il cibo, più salutare e ricco sarà una volta fermentato.

Tutto quello che dovete fare è mettere la razione giornaliera di mangime nel secchio e riempirlo di acqua fin quanto basta per coprirlo. Ricordatevi che il tutto raddoppierà di volume, quindi è essenziale controllare sempre che il mangime sia completamente coperto.
Fatto ciò, coprite con un panno e mettete il secchio in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di luce. Ora non vi resta che “abbandonarlo” per almeno 24 ore (48 è meglio, ma non andate oltre le 72 ore) prima di poterlo servire alle vostre galline.

PER FACILITARVI:
Potete bucherellare il fondo di un secchio che andrete a riempire con il mangime, per poi inserirlo in un secchio più grande colmo d’acqua, così facendo vi basterà scolare il cibo fermentato togliendo solo il secchio interno più piccolo.


NOTE:
Non buttate l‘acqua di fermentazione! Potete offrirla da bere a tutti gli altri animali della vostra fattoria per dar loro una carica di probiotici :)
E’ comune pensare che vivere una semplice vita in fattoria possa far risparmiare.
Quando abbiamo acquistato la nostra proprietà, eravamo sorpresi dell’incredibile occasione che ci si era presentata: il prezzo era più che ottimo e la posizione ed esposizione erano perfette...fortuna, dirai tu!
Dopo l’acquisto ci siamo subito messi all’opera ripulendo il terreno, iniziando a recintare il perimetro ecc... e fu allora che abbiamo realizzato quanto questa vita in realtà sia incredibilmente costosa! E noi che invece speravamo di andare a risparmiare!
Ero incinta, avevamo un solo stipendio ed un sogno enorme. Mettere su le recinzioni, demolire le parti di edificio pericolanti, ristrutturare casa, prepararsi per l’arrivo degli animali (cibo, riparo, veterinario ecc...), fidatevi se vi dico che i soldi che avevamo pensato di aver risparmiato, ce li abbiamo rimessi tutti. Spesso ciò che salva è fare le cose da sé e, fortunatamente, essendo Naoki molto bravo nei lavori manuali, siamo riusciti spesso a cavarcela e ad abbattere i costi. Nonostante tutto, però, i soldi continuavano ad uscire. E’ vero che il denaro non fa la felicità ed è soltanto fonte di stress (soprattutto quando ti serve e non ce l’hai) ma senza di quello, fidati, portare avanti una fattoria diventa un’impresa praticamente impossibile.

E’ molto importante, in questi frangenti, avere un’idea chiara del progetto finale, ma è altresì importante iniziare tenendo conto delle proprie possibilità in quel momento (però sconsiglio di acquistare materiali scadenti se non vuoi ritrovarti a dover correre ai ripari nel giro di poco tempo e spendere di più di quel che avevi previsto).
Di momenti difficili ce ne sono stati (ce ne sono e ce ne saranno) al punto che ad un certo punto del nostro viaggio ci siamo chiesti cosa stavamo facendo e se ne valeva davvero la pena. Le scelte che avevamo fatto ci stavano avvicinando al nostro obiettivo o ci stavano allontanando? Nonostante i dubbi e le incertezze, abbiamo continuato a combattere e a crederci e abbiamo iniziato a pensare ai più disparati modi per aumentare la nostra entrata mensile.
Con passione e perseveranza si possono davvero raggiungere dei risultati incredibili, e non potremmo essere più contenti nel realizzare che il lavoro di mesi e mesi si sta trasformando in una reale opportunità lavorativa.
Conversando recentemente con una persona, ho percepito che lui pensasse che ci stessimo girando un po' i pollici con questa storia della fattoria.
Ti voglio dunque dire che se davvero sogni questo stile di vita, la prima cosa che devi imparare a fare, è farti scivolare addosso certi giudizi e critiche. Che sia per business o per hobby, gestire una fattoria è un lavoro a tutti gli effetti. Ci saranno giorni meravigliosi, e ci saranno giornate in cui avrai voglia di mollare tutto. Le entrate saranno (quasi) un chiodo fisso e ciò ti porterà non poche preoccupazioni...ma sai cosa? Io amo questo lavoro e tutti i giorni, nonostante le difficoltà, mi convinco sempre di più che ne vale assolutamente la pena.
Se hai un sogno e bruci dal desiderio di vederlo realizzato e senti che il luogo in cui sei non fa per te, vuole dire che è tempo di cambiare. Non puoi sapere come potrebbe trasformarsi la tua vita se non provi ad uscire dalla tua comfort zone. Fa paura, lo so bene, ma uscendo dal tuo guscio scoprirai di avere possibilità illimitate e forse, dico forse, farsi coraggio e compiere il primo passo sarà l’inizio di un qualcosa di grande e meraviglioso che sconvolgerà completamente il tuo mondo, così come è stato per noi.
