Aggiornamento: 21 ott 2021
Le capre sono state le prime ad arrivare qui in fattoria (appena 2 mesi dopo il nostro trasloco) e sono state il nostro primo passo verso l’autosufficienza alimentare. Sono animali estremamente versatili, quindi eccoti 6 motivi per cui dovresti tenere delle capre (meglio se da latte) nella tua fattoria!
1. Ripuliscono il terreno
È risaputo, le capre sono dei veri e propri decespugliatori. Hai il terreno invaso da erbacce e siepi? Non c’è problema, bastano un paio di capre per aiutarti a ripulire tutto, ma fai attenzione ai tuoi alberi da frutto e al tuo orto... è questione di un attimo! (esperienza personale)
2. Latte di capra
Lo sapevi che il latte di capra è più salutare e meno grasso del latte vaccino? E’ ideale per chi ha intolleranze ai latticini ed è molto nutriente per i bambini (viene usato anche per nutrire i cuccioli di altre specie animali rimasti orfani). Per una piccola fattoria che punta all’autosufficienza, avere qualche capra da latte è più conveniente che tenere una mucca. Per non parlare della bontà del formaggio fresco e dello yogurt di capra fatti in casa!
3. Non ci si annoia mai
Le capre sono buffe, simpatiche e intelligenti. Amano ricevere attenzioni, sono amichevoli e adorano giocare (le loro acrobazie ti faranno morire dal ridere) . I bambini, ma anche gli adulti, fidati, le adoreranno! E vogliamo parlare di quanto siano dolci e coccolosi i caprettini?
4. Ottimi animali da compagnia
Vengono usate anche per fare compagnia ad altri animali come cavalli e asini. Esistono razze di capre, come le Tibetane, selezionate apposta per avere un temperamento più docile e una corporatura più minuta. Mi raccomando però, le capre sono animali sociali e possono soffrire di solitudine, quindi assicurati di averne almeno due.
5. Arricchiscono il tuo compost
Chi ha un orto sa bene quanto sia importante nutrire il terreno e tutte le deiezioni delle tue capre possono finire dentro la pila del tuo compost...perchè tu hai una compostiera, vero? VERO?
6. Sono economiche
Questo è forse il punto più importante per chi ha una piccola fattoria e non troppa terra a disposizione per il pascolo. Le capre mangiano di tutto, compresi gli scarti della cucina e non richiedono chissà quali altre cure. Una casetta riparata dal vento con un bel letto di paglia calda e asciutta sarà più che sufficiente per tenerle riparate.
Naturalmente ci sono anche diversi aspetti negativi nel tenere e gestire delle capre, ma di quelli ne parlerò un’altra volta.
Aggiornamento: 21 ott 2021
E dopo le ragioni (che trovate qui) per tenere delle capre nella tua fattoria, ecco invece le ragioni per cui vi sconsiglio, nella maniera più assoluta, di cedere alla tentazione di portarvele a casa.
Ora, non fraintendetemi, adoro le capre e ritengo che siano ottime per iniziare, soprattutto per chi ha una piccola proprietà o non ha esperienza con gli animali.
Tuttavia mi sembra corretto rivelarti anche il loro lato oscuro, cosicché tu possa valutare quanto ne valga la pena a seconda delle tue possibilità (e pazienza):
1) Sono abilissime nella fuga
Fidati, nonostante le recinzioni e tutte le precauzioni del caso, troveranno sempre il modo di scappare. Per loro l’erba del vicino è sempre più verde, e non esiteranno a trovare i più complicati stratagemmi per eludere la sicurezza. Non so neanche contare tutte le volte che abbiamo dovuto sistemare la stalla e le recinzioni del paddock per cercare di tenerle dentro, e proprio quando ci fanno credere (perché le capre sono estremamente furbe) nella vittoria di noi proprietari, eccole scappare di nuovo. Puoi mettere nel loro recinto giochi per non farle annoiare, o seminare le loro piante preferite nel luogo dove pascolano, ma nulla servirà. Armati di santa pazienza e sii sempre vigile!
2) Devastano i pascoli (e i tuoi alberi da frutto!)
Consiglio spassionato: metti in sicurezza il tuo orto, i tuoi preziosi fiori e gli alberi da frutto, perché ci metteranno un nano-secondo a distruggere il lavoro di mesi (o anni!) Utilissime invece se devi ripulire un’area piena di rovi ed erbacce.
3) Vermi e parassiti
Le capre sono animali piuttosto rustici e resistenti, ma delicate per quanto riguarda i parassiti intestinali. Devi occuparti mensilmente di fare dei trattamenti per proteggerle perchè possono avere conseguenze fatali. Attento ai sintomi tipici come diarrea persistente e debolezza.
Nonostante gli accorgimenti presi e le cure per cercare di curarle, purtroppo abbiamo perso diverse nostre capre in questo modo. Il giorno prima saltellanti e allegre e il giorno dopo completamente paralizzate.
4) Becchi
Le capre da latte sono meravigliose, ma per avere del buon latte di capra devi far accoppiare le tue femmine. Forse la maniera più semplice è darle ad un contadino per qualche mese, altrimenti dovrai tenere un becco. Potresti pensare anche di affittarne uno per il tempo necessario.
Sappi che i becchi puzzano...e tanto! Hanno anche diverse abitudini un po' disgustose, tra cui urinare su se stessi, ficcare la testa nell’urina delle altre capre ed esibirsi in “atti”...ehm... difficili da spiegare ai bambini. Per non parlare dell’aggressività durante il periodo dell’accoppiamento: non esitano a caricare umani o altri esseri viventi (comprese le altre capre), ragion per la quale è meglio tenerli separati dal resto degli animali. Se tutto questo è troppo per te da gestire, puoi anche pensare di inseminare le tue capre artificialmente.
Se questi punti non ti hanno ancora fatto cambiare idea riguardo al tenere delle capre, beh...direi che sei pronto a buttarti in questa nuova avventura!
Per quest’anno i parti delle nostre capre sono giunti al termine. Tra parti non programmati, e altri che ci hanno dato non poche preoccupazioni, devo dire che è stato un anno piuttosto intenso qui in fattoria. Fortunatamente è andato tutto bene, e i piccolini stanno crescendo forti e in salute.
E’ un’esperienza unica assistere alla nascita di una nuova vita e ricordo ancora il primo parto qui in fattoria. Ero talmente agitata e sotto pressione, che passavo tutto il tempo libero disponibile solo a documentarmi e leggere libri sull’argomento. Arrivata ad oggi non mi sento di certo una persona esperta, anzi, ho ancora moltissimo da imparare, ma sicuramente ho acquisito più calma, pazienza e confidenza nel gestire il momento del travaglio e del parto.
5 lezioni che ho imparato:
1. Stare vicino, ma non troppo
Quattro anni fa ero talmente presa dall’ansia, che sono stata letteralmente addosso alla mia capra (il suo primo parto) per tutta la durata del travaglio. Ora dico che l’unica situazione in cui si è giustificati ad intervenire è nel caso ci siano complicazioni che richiedono un aiuto esterno. Quest’anno non mi sono lasciata travolgere dall’impazienza, e ho lasciato ai nostri animali lo spazio necessario di cui avevano bisogno. Risultato? Animali molto più tranquilli e sereni
2. Lasciare alla neo-mamma i propri spazi
Ricollegandoci sempre al discorso di prima: dopo il parto cercate di non intervenire, ma osservate a distanza. E’ vero, il colostro è davvero molto ma molto importante nelle prime ore di vita, ma non è una tragedia se i piccoli non succhiano nei primi 10 minuti dopo la nascita. Lascia alla mamma il tempo d'iniziare a creare un legame con i propri piccoli. Lasciaglieli ripulire in tutta tranquillità. Solo se dopo un’ora dal parto i piccoli ancora non hanno iniziato a poppare, puoi intervenire. In caso contrario sii paziente.
3. Previeni la debolezza dei nuovi nati
Tienili sotto controllo. Se non prendono la quantità di latte sufficiente, sia perché alla mamma manca, sia perché magari lei non permette loro di poppare, inizieranno a diventare sempre più deboli, fino a perdere persino la motivazioni di ricercare le mammelle della madre. Se notate un atteggiamento del genere, è di fondamentale importanza intervenire e iniziare a nutrirli con il biberon.
4. Isolare la madre
Ovviamente ciò è da escludere se non si hanno le attrezzature e il luogo adatto. Però è sicuramente più facile per la madre legare con i propri piccoli se non è distratta dalla presenza di altri animali. Noi abbiamo adibito una piccola area apposita, dove mettiamo la mamma in travaglio, lasciandocela insieme ai piccoli anche per una settimana dopo il parto prima di rimetterla insieme alle altre.
5. Gli ingorghi mammari non se ne vanno via da soli
Può capitare.
Nel caso, per esempio, la capra avesse un ingorgo mammario, l’unica è intervenire. Spesso la suzione dei piccoli non è sufficiente, anzi, l’ingorgo può indurire al punto la mammella da renderne difficile lo svuotamento, provocandole non poco dolore. Bisogna armarsi di santa pazienza e andare a mungerla più volte al giorno, anche se lei probabilmente cercherà di non farsi toccare. Così facendo si prevengono infezioni, come la mastite.

